Amarcord
ELENA BONI
- da Super User
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in Amarcord
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un grande contributo al camp arriva dalla nostra bambina grande: Elena. Timida e riservata, dietro alla sua corazza, a volte un po' burbera, nasconde un cuore d'oro ed una sensibilità unica.
L'avventura è iniziata ormai 20 anni fa, quando ero ancora una bambinona.
Anche se a pensarci sembra ieri, di ricordi ed emozioni nel tempo se ne sono accumulati veramente tanti.
Per una timida come me, è stata una scoperta fare nuove amicizie in maniera così facile e semplice, con ragazze e ragazzi più grandi e più piccole di me, a cui riuscivi ad affezionarti come non avresti creduto possibile. Anno dopo anno gli amici tornavano e, anche se una volta non c'erano tanti Facebook e WhatsApp, e solo dopo tempo sono arrivatii cellulari per tenere i contatti durante l'anno, quando ci trovavamo li era sempre come se non ci fossimo mai lasciati.
Amici distanti chilometri, in giro per l'Italia, e tu che non vedevi l'ora che capitasse l'occasione per ritrovarsi e passare ancora una giornata insieme.
Perché è questo che succede in una settimana al camp, grandi e piccoli, ragazzi e ragazze si fondono in una grande squadra, tutti accumunati da una passione che ti nasce dentro, anche se non ce l'hai.
Al camp si condivide la vita, dalla mattina con la sveglia frastornante che però non pesa, perché sai che appena scenderai quelle scale ritroverai i volti degli amici che hai lasciato a malincuore la sera prima, perché "a una certa passa la ronda"...
Una volta si passavano le nottate sul balcone in pigiama, con la coperta sulle spalle sotto il cielo stellato di luglio, a parlare con gli amici della stanza affianco, degli amori impossibili, o degli amori sperati o di quelli che sono rimasti solo nei sogni più belli di un adolescente.
Tutto ti sembra possibile in quella settimana, ti senti forte nei confronti del mondo, perché non ti senti solo MAI!! Anche quando ti fanno "pompare" , e una volta si faceva sul serio, non eri mai solo, c'era sempre il tuo amico a condividere la fatica con te. ma tanto finiva sempre tutto con una risata.
Di camp io ne ho fatti sei come camper, e porto dentro di me gli amici conosciuti in quegli anni come i veri amici di tutta una vita, e non credevo fosse più possibile ricreare con le nuove generazioni le emozioni forti di una volta, perché da quello che vedevo nei week end di intervallo tra le due settimane, quando immancabilmente ogni anno andavo a trovare la comitiva su a Tesero, sembrava che avessero altro per la testa e non fossero più quei bambinoni sinceri, umili e forse anche un po' ingenuicome eravamo noi una volta.
Mi sono presto ricreduta però, dopo che l'anno scorso ci siamo imbarcati tutti insieme in questa nuova avventura, entusiasti per l'idea di mantenere viva una parte della nostra famiglia, con lo spirito e la voglia di sempre. Il secondo Sport For Fun penso sia stato la RICONSACRAZIONE della grande famiglia del camp dove è rinato definitivamente, dopo il successo del primo, il vero spirito del camp.
È bello vedere piccoli campers crescere diventare i nuovi istruttori, e che istruttori!!
O veder nascere amicizie anche con persone che conoscevi da tempo, ma solo di vista; o persone che ti sembra di conoscere da sempre, anche se in realtà sono solo due giorni, ma come lega un piantino insieme non c'è niente... O riuscire a passare una settimana con le tue sorelle, senza mai litigare.. vedere tutti prodigarsi per la stessa causa.
Grazie ragazzi di avermi fatto tornare la voglia di camp.
P.S. Grazie a tutti i nuovi campers per l'affetto grazie ai vecchi amici campers per i bei momenti passati insieme e che hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita.
Elena